Il Peperoncino Calabrese
Un pizzico di peperoncino per rendere tutto più piccante
Peperoncino è il nome comune delle piante appartenenti al genere Capsicum detto anche cayenna della famiglia delle solanacee, conosciute per gli strani frutti commestibili, ma dal caratteristico gusto decisamente piccante attribuitogli da alcuni alcaloidi, come la capsaicina e la capsicina.
La Capsicum annuum L. è la specie di peperoncino, nonché l’unica diffusa in Italia, che ha trovato la massima produzione in Calabria. Le varietà più comuni sono la cerasiferum dai piccoli frutti rossi simili a ciliegie, detti nel dialetto calabrese cirasielli, e la fasciculatum dai peperoncini allungati, quelli forse più noti fuori dalla Calabria come elemento caratteristico. Con molta probabilità si tratta di una specie importata da Cristoforo Colombo, data la sua origine tropicale, e presto usata in gastronomia.
I frutti si possono consumare freschi o essiccati, sottoforma di salse o in polvere, aggiunti come condimento nella preparazione di gustosi piatti, o morsi a crudo per chi non riesce a fare a meno di quell’insaziabile voglia di piccante.
I frutti maturano a fine estate, si possono trovare freschi fino a Natale. I Calabresi hanno trovato diversi modi di conservarli per i periodi in cui le piante ne sono privi. I metodi più diffusi sono quello della conservazione sott’olio, previo passaggio in aceto, e l’essiccamento, in quest’ultimo caso vengono lasciati asciugare in luoghi asciutti, e successivamente ridotti in polvere dopo un breve passaggio in forno per facilitare la riduzione in polvere. I modi di conservazione variano molto in base agli usi a cui sono destinati, sott’olio o in polvere se per l’uso quotidiano, e per la preparazione dei salumi tipici sono ridotti in anche in passata oltre che in polvere.
Il peperoncino Calabrese, più noto come peperoncino di Soverato, ha un uso smisurato nella cucina calabrese e nei tanti preparati tipici della regione, dai salumi, al pesce e persino nei dolci. Tra i salumi, oltre la classica soppressata e salsiccia vi è un salume particolare, la ‘Nduja, , un insaccato che è preparato con gli scarti delle carni del maiale condito con tantissimo peperoncino, si usa il peperoncino anche per conservare alici e sarde, ma soprattutto per la preparazione della Rosamarina, un prodotto tipico calabrese a base di neonata condita con tantissimo peperoncino.
I peperoncini con il loro tipico gusto piccante, sprigionato in maggior parte dalla membrana interna, hanno importanti proprietà quali la vitamina C, che si ritiene abbiano effetti benefici sull’organismo umano se usati con moderazione, e se non vi sono disturbi di tipo gastrointestinale. Il peperoncino ha un forte potere antiossidante quindi antitumorale, cura malattie come raffreddore, sinusite e bronchite, ed è anche in grado di agire da analgesico. Per quanto riguarda i suoi poteri afrodisiaci, ci piace credere che abbia effetti positivi in tal senso, anche se la scienza non ce ne dà conferma.
Sicuramente un pizzico di peperoncino al giorno darà anche un pizzico di brio in più alla vita di tutti i giorni.