Laviamo bene tutte le interiora, per la ricetta originale si usa un po’ di tutto, ma si può anche omettere qualcosa e il gusto rimane comunque ottimo.
Mettiamo a bollire le interiora in acqua e le lasciamo cuocere fino a quando non risulteranno cotte. Tiriamo fuori dall’acqua la carne e la tagliamo minuta.
La ricetta originale prevedere di prelevare il grasso che si è formato nell’acqua di cottura e di usarlo per rosolare la trippa ed il resto, ma con quantità così modeste potrebbe non formarsene molto, o se vogliamo alleggerire il piatto usiamo dell’olio d’oliva, aggiungiamo la cipolla tritata, le frattaglie, e le rosoliamo, aggiungiamo la salsa di pomodoro, il peperoncino a cui abbiamo tolto i semi, delle foglie di alloro, allunghiamo con altra acqua, un pizzico di sale e lasciamo cuocere per un paio di ore.
La tradizione vuole che ogni tanto il morsello vada girato con un mazzo di origano, ma siccome le quantità che si preparano a casa sono modeste rispetto alle quantità che magari si preparavano in base alla ricetta originaria, si può aggiungere dell’origano in cottura e rigirare con un mestolo.
Alla fine la carne dovrà risultare tenera, l’acqua completamente asciutta, e rimanere una salsa liscia e densa che andrà ad arricchire il piatto, in questo caso arricchirà la pitta, poiché le interiora una volta pronte verranno servite nella pitta aperta a portafoglio, si divide un due, e si riempie con le interiora e la salsa, bella grondante.
Va servito caldissimo in modo che il pane si inzuppi per bene. |